Cos’è la cessione del quinto pensionati Inps: beneficiari e rimborso
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Redazione TiPresto
Pubblicato il: 06/12/2021
Tempo di lettura: 4 minuti
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Cos’è la cessione del quinto pensionati Inps: beneficiari e rimborso

Introdotta in Italia con il D.P.R. n 180/1950 ed estesa ai pensionati con la legge 80/2005, la cessione del quinto è una particolare forma di prestito personale. A dispetto dei comuni finanziamenti, prevede l’estinzione del debito attraverso rate mensili detratte direttamente dal reddito mensile del beneficiario, che nel caso della cessione del quinto pensionati Inps si traduce in una trattenuta sul cedolino pensione.

Per la massima tutela del richiedente, nei prestiti rivolti ai titolari di pensione Inps, modalità e condizioni delle linee di credito sono state definite in accordo con l’ente previdenziale. Con particolare riferimento ai tassi di interesse massimi applicabili dalle banche e società finanziarie convenzionate con l’Inps. Ma come funziona esattamente la cessione del quinto Inps pensionati? E, soprattutto, chi può ottenerla?

Sommario

Concessione e rimborso della cessione del quinto Inps

Quando si parla di cessione del quinto pensionati Inps si fa riferimento a prestiti su cessione del quinto della pensione rivolti a titolari di trattamenti previdenziali erogati dall’Istituto nazionale di previdenza sociale. La concessione del credito avviene da parte di una banca o società finanziaria, che è rimborsata attraverso rate addebitate direttamente sulla pensione del beneficiario da parte dell’Inps.

L’ente previdenziale ha quindi un ruolo di intermediario nei pagamenti delle rate di ammortamento. Detraendo quanto dovuto dal cedolino pensione del debitore e versandolo all’ente di credito. Un meccanismo che presenta vantaggi per entrambe le parti. Il pensionato non deve preoccuparsi di versare ogni mese quanto dovuto per i pagamenti. E la banca ha la certezza di ricevere regolarmente quanto previsto per la rata, che viene detratta alla fonte dall’Inps.

La durata massima per il rimborso è fissata a dieci anni, il tasso di interesse è fisso e la rata costante nel tempo. L’importo massimo che può avere la rata viene detto quota cedibile ed è calcolato, al netto delle trattenute previdenziali e fiscali, nella misura di un quinto della pensione. Fermo restando il vincolo di non intaccare l’importo della pensione minima stabilito per legge. Ragione per cui i trattamenti pensionistici integrati al minimo non possono essere oggetto di cessione del quinto.

La quota cedibile della pensione viene calcolata dall’ente previdenziale, che su richiesta fornisce al pensionato la relativa comunicazione. Un documento da presentare in sede di domanda all’ente di credito prescelto per il finanziamento. Fanno eccezioni i casi in cui il pensionato si rivolge ad una banca o finanziaria convenzionata con l’Inps, che elabora autonomamente la comunicazione di cedibilità, grazie al collegamento telematico con l’Istituto.

Chiaramente la cessione del quinto pensionati Inps risponde alla normativa introdotta dal D.P.R. n 180/1950, che prevede la sottoscrizione obbligatoria di una polizza rischio vita.

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Quali sono i requisiti Inps cessione del quinto pensionati

La normativa sulla cessione quinto pensione Inps non impone un limite anagrafico preciso. L’età massima per l’accesso al credito è quindi stabilita dalle banche e finanziarie che concedono il prestito. Solitamente sono accordati finanziamenti solo se alla data fissata per il termine del rimborso il beneficiario non ha più di 86 anni. Tuttavia ci sono istituti di credito che arrivano anche a 90 anni.

Naturalmente il requisito essenziale resta la titolarità di una pensione, ma non tutte sono accettate. Esistono infatti diversi trattamenti per cui non è possibile ottenere la cessione del quinto pensionati Inps. Si tratta nello specifico di:

  • assegni sociali e pensioni sociali;
  • pensioni di invalidità civile;
  • assegni mensili per l’assistenza ai pensionati per inabilità;
  • assegni di sostegno al reddito e al nucleo familiare;
  • prestazioni di esodo ex art. 4, commi 1-7 ter, legge 28 giugno 2012, n. 92;
  • APE Sociale.

Ultima, ma non meno importante, la concessione della polizza contro il rischio vita da parte di una compagnia assicurativa. Questa rappresenta una condizione imprescindibile per la sottoscrizione del contratto Inps cessione del quinto. Il richiedente deve quindi dimostrare un buono stato di salute, altrimenti la compagnia può rifiutarsi di erogare la copertura.

Può quindi essere necessaria la presentazione di certificati medici o altra documentazione attestante lo stato di salute. Incartamenti che si aggiungono alla modulistica relativa alla quota cedibile. La raccolta di tutto questo materiale diventa spesso disagevole se effettuata autonomamente, complici anche i tempi tecnici dell’Inps.

Una ragione in più per farsi assistere da un consulente esperto in cessione del quinto. Il professionista giusto per supportare il pensionato nella selezione del finanziamento che meglio risponde alle sue esigenze e nel veloce reperimento di tutta la documentazione.

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