Cos’è il diritto di recesso cessione del quinto e quando si applica
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Redazione TiPresto
Pubblicato il: 13/05/2022
Tempo di lettura: 6 minuti
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Cos’è il diritto di recesso cessione del quinto e quando si applica

I prestiti sottoscritti dai consumatori prevedono per legge una forma di tutela del cliente di cui fa parte il diritto di recesso cessione del quinto. Un dipendente o un pensionato che stipula una cessione del quinto ha diritto a revocare l’accordo senza bisogno di fornire alcuna spiegazione. Si tratta di una pratica molto simile al diritto di ripensamento previsto per l’acquisto dei beni di consumo. Ma come funziona esattamente? Quali sono le procedure da seguire?

Sommario

Come funziona il recesso contratto cessione del quinto

Le condizioni per usufruire del diritto di recesso si verificano quando il contratto di finanziamento è stato sottoscritto, ma non è ancora avvenuto nessun pagamento da parte del beneficiario. Nel caso della cessione del quinto si applicano le regole previste per il credito al consumo, quindi è possibile recedere dal contratto solo entro 14 giorni dalla sottoscrizione.

La procedura è semplice. Basta trasmettere una comunicazione alla società finanziaria o alla banca che ha concesso il prestito. Le modalità di invio possono variare da istituto a istituto, perciò prima di redigere il documento è preferibile contattare la filiale di riferimento e richiedere tutte le informazioni necessarie. In ogni caso, la comunicazione va inviata con un mezzo tracciabile, come la Pec o la raccomandata con ricevuta di ritorno. Una disdetta inviata per posta tradizionale non è accettata.

Spesso banche e società finanziarie accettano il recesso anche trascorsi i 14 giorni, a condizione che il cliente non abbia ancora percepito il denaro. Si tratta però di una pratica discrezionale, quindi è sempre consigliabile recedere entro e non oltre questo termine.

Fermo restando il limite normativo di cui sopra, il diritto di recesso cessione del quinto è presente anche se il beneficiario ha già ricevuto la somma finanziata. In questo caso, è necessario restituire l’importo entro 30 giorni dalla comunicazione della volontà di recedere dal contratto. È inoltre previsto il pagamento degli interessi maturati nel periodo compreso tra l’attivazione del finanziamento e la data di rimborso della somma.

Gli effetti del recesso sull'assicurazione della cessione del quinto

Naturalmente, l’annullamento del contratto comporta il recesso dall’assicurazione obbligatoria prevista per legge. Anche in questo caso le procedure possono variare, quindi è consigliabile contattare la banca e la compagnia assicurativa per ottenere tutte le indicazioni e l’eventuale modulo per la disdetta.

In particolare, se la polizza rientra tra le voci di spesa che concorrono al calcolo del TAN, la disdetta è a carico dell’ente di credito e il costo della copertura viene automaticamente recuperato. Tutte le informazioni fondamentali, a tal proposito, sono riportate nel modulo Secci, che è consegnato al cliente prima della sottoscrizione del prestito.

Trattandosi di temi relativamente complessi, è sempre consigliato il supporto di un consulente esperto. Soggetto che fornisce al debitore un punto di vista professionale, lo supporta nelle decisioni e azioni legate al recesso cessione del quinto e, più in generale, alla propria posizione finanziaria.

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Differenza tra estinzione anticipata e diritto di recesso prestito personale

Lo scenario cambia drasticamente quando il beneficiario desidera recedere da un prestito di cui è già attiva la decurtazione della rata dalla busta paga o pensione. In questo caso non si parla di recesso cessione del quinto, bensì di estinzione anticipata.

Il Testo Unico Bancario stabilisce che se il piano di rimborso è già attivato, la chiusura del prestito avviene con la formula dell’estinzione anticipata. Vale a dire versando alla banca o finanziaria la quota di capitale ancora non rimborsata con le rate di ammortamento, prima della data fissata per la naturale scadenza dei pagamenti.

Il rimborso anticipato in misura parziale o totale è possibile in ogni momento. Ma a seconda di quanto stabilito dal contratto, può essere applicata una penale, che comunque non potrà essere arbitraria. Se presente, deve fare riferimento ad un parametro oggettivo, individuato come obiettivo minimo per il finanziatore. 

Ad esempio, potrebbe esserci una penale dell’1% della somma rimborsata in anticipo per i clienti che estinguono il finanziamento con una durata residua del contratto superiore a un anno. In ogni caso i parametri sono sempre riportati nel modulo Secci, che rappresenta il punto di riferimento per il cliente.

Analogamente a quanto accade in caso di recesso, con l’estinzione anticipata si recede anche il contratto relativo alla polizza assicurativa obbligatoria per la cessione del quinto. Il beneficiario ha infatti diritto al rimborso della quota di assicurazione corrispondente al periodo di copertura non goduto. E se l’assicurazione rientra nel TAN, i costi assicurativi sono recuperati in maniera automatica, in quanto scalati dal debito residuo.

Essendo questioni tecniche, e non sempre di facile comprensione, l’analisi della convenienza di estinzione anticipata o recesso cessione del quinto andrebbe affrontata con un consulente finanziario. Affidarsi ad un professionista competente in materia è la soluzione migliore per gestire la propria posizione finanziaria in maniera efficace.

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Domanda di annullamento finanziamento, come presentarla

Affinché la richiesta di recesso cessione del quinto abbia valore è fondamentale che la domanda sia redatta in maniera corretta ed inviata secondo le modalità stabilite. Ecco perché molti preferiscono non affrontare autonomamente la procedura, ma ricorrere al supporto di un professionista del credito specializzato nella cessione del quinto. L’unica figura in grado di fornire al consumatore un’assistenza a 360 gradi, sia nella convenienza dell’operazione che nell’inoltro dell’istanza.

Ma quali sono i passaggi fondamentali a cui prestare attenzione per non commettere errori? Anzitutto quando si informa la banca o società finanziaria della propria intenzione di recedere dal contratto va citata la normativa di riferimento. Questa corrisponde alla direttiva comunitaria 48/2008 e all’art. 125 ter del Testo unico bancario. Nel testo della comunicazione andrà quindi specificato che si intende esercitare il diritto di recesso ai sensi delle suddette norme.

Nella stessa comunicazione vanno indicati altri due dati essenziali perché la domanda di annullare finanziamento vada a buon fine:

  • numero del contratto;
  • data di stipula del contratto.

Quanto al canale di comunicazione tra consumatore e banca, è fondamentale fare riferimento a quanto stabilito nel contratto di prestito. È questo infatti a raccogliere tutte le informazioni fondamentali per il rapporto tra cliente ed ente di credito, incluse quelle che riguardano il recesso cessione del quinto. Una regola che ovviamente vale non solo per la cessione del quinto, ma per ogni genere di linea di credito.

Quindi anche nell’ipotesi di voler estinguere un mutuo, un prestito finalizzato o un prestito personale, è fondamentale consultare il contratto per avere un’indicazione chiara delle regole da seguire per il recesso finanziamento. In ogni caso, prima di agire è consigliabile ricorrere all’assistenza di un consulente del credito, possibilmente rivolgendosi ad un professionista specializzato nella cessione del quinto.

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