Prestito cessione del quinto vantaggi e svantaggi
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Redazione TiPresto
Pubblicato il: 13/05/2022
Tempo di lettura: 6 minuti
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Prestito cessione del quinto vantaggi e svantaggi

Come ogni forma di finanziamento, la cessione del quinto presenta pro e contro. Elementi da analizzare con attenzione prima della sottoscrizione del prestito, così da avere la certezza di trovare esattamente la soluzione adatta alle proprie esigenze, sia nel breve che nel lungo periodo. Ma quali sono i fattori principali di cui tenere conto per valutare cessione del quinto vantaggi e svantaggi? Vediamolo insieme in questo articolo di approfondimento.

Prima di passare in rassegna cessione del quinto pro e contro, però, è fondamentale chiarire un aspetto. Il finanziamento contro cessione del quinto di stipendio o pensione è una scelta adatta solo a chi ha un reddito sufficiente ad affrontare tutte le piccole e grandi spese che scandiscono la quotidianità anche se decurtato della rata.

Sì, perché sebbene il limite della rata nella cessione del quinto sia ridotto rispetto a quanto accade con i comuni prestiti personali, questa può comunque incidere in maniera significativa. La normativa prevede infatti una rata massima pari al 20% del reddito netto percepito: una fetta senza dubbio consistente delle entrate. E senza la quale c’è il rischio di trovarsi in difficoltà nel lungo periodo.

Ecco quindi che prima di valutare se la cessione del quinto conviene è preferibile contattare un consulente del credito per analizzare la fattibilità e la sostenibilità del prestito desiderato. Considerando sia il medio che il lungo termine. Solo alla luce di questo aspetto ha senso procedere con una disamina approfondita di cessione del quinto vantaggi e svantaggi.

Sommario

Prestito cessione del quinto vantaggi per il beneficiario

Uno dei principali vantaggi della cessione del quinto di stipendio e pensione è senza dubbio la praticità. A differenza di quanto accade con i comuni prestiti personali, la cessione non prevede il rimborso delle rate con un intervento attivo da parte del beneficiario.

La rata mensile viene detratta direttamente dalla pensione o dallo stipendio. L’importo è decurtato ad opera del datore di lavoro o dell’ente previdenziale che eroga la pensione. Soggetto che si occupa poi di versarlo alla banca o società finanziaria che ha concesso il credito.

Un altro grande pro riguarda l’accesso al credito anche da parte di chi ha avuto problemi finanziari. Non prevedendo garanzie aggiuntive al reddito dimostrabile (eccetto assicurazione obbligatoria e TFR), questa forma di prestito è adatta anche a chi è segnalato nei database SIC e CRIF.

Questo accade perché al momento della presentazione dell’istanza di finanziamento, gli istituti di credito non valutano l’affidabilità creditizia del richiedente. Di conseguenza, possono ottenere credito coloro che sono segnalati come cattivi pagatori (a causa di problemi con il rimborso di prestiti passati), che hanno subito protesti o pignoramenti. 

Allo stesso modo, possono ottenere la cessione del quinto quanti hanno già in corso altri finanziamenti, che altrimenti troverebbero difficoltà nell’accesso al credito.

Restando in tema di cessione del quinto vantaggi e svantaggi, tra i punti di forza di questo finanziamento c’è il fatto che la cessione del quinto dello stipendio è un diritto del lavoratore. Di conseguenza, nonostante il datore di lavoro giochi un ruolo chiave nel meccanismo del finanziamento, non può rifiutarsi di operare come intermediario tra dipendente e istituto di credito. 

Senza dimenticare che i prestiti su cessione del quinto hanno tasso di interesse fisso e rata di importo costante. Due fattori che semplificano in maniera determinante la pianificazione e la gestione del bilancio familiare.

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Svantaggi della cessione del quinto da stipendio e pensione

Nell’analisi di cessione del quinto vantaggi e svantaggi, il finanziamento va considerato sotto ogni punto di vista. Sono quindi da valutare anche i contro, ossia gli aspetti meno graditi alla maggior parte dei richiedenti.

Uno di quelli che viene indicato più spesso come un difetto è il premio della polizza. Per sua natura, infatti, la cessione del quinto prevede la sottoscrizione di una copertura assicurativa obbligatoria. Una voce di spesa che si somma a tasso di interesse, spese accessorie, oneri di istruttoria e gli altri costi tipici del credito al consumo. Inoltre, i costi assicurativi aumentano al salire dell’età anagrafica del richiedente.

C’è poi la questione dei requisiti. A differenza di quanto si potrebbe immaginare, non tutti i lavoratori dipendenti e pensionati hanno accesso al credito. Esistono diverse categorie escluse, come i titolari di pensione minima, pensione di invalidità e diversi altri trattamenti.

Quanto ai dipendenti, a prescindere che siano pubblici o privati, ottengono il finanziamento solo coloro che hanno un contratto a tempo indeterminato. Inoltre, è necessaria la titolarità di un TFR abbastanza consistente, che viene vincolato a garanzia del credito. Di conseguenza, per l’intero periodo di rimborso non è possibile richiedere un anticipo sul trattamento di fine rapporto. Uno svantaggio da non sottovalutare.

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Rinnovo cessione del quinto pro e contro 

Chiaramente il prestito su cessione del quinto è precluso ai lavoratori autonomi e liberi professionisti. Ma spesso la richiesta di prestito viene rifiutata anche ai dipendenti assunti presso realtà di piccole dimensioni, ritenute poco affidabili dalla compagnia assicuratrice che eroga la polizza obbligatoria.

Un altro aspetto da considerare nell’ambito di cessione del quinto vantaggi e svantaggi è la possibilità di rinnovare il finanziamento solo a certe condizioni. Infatti, il rinnovo è possibile esclusivamente per chi ha rimborsato almeno il 40% delle rate mensili.

Unica eccezione sono i prestiti quinquennali, che si possono rinnovare dopo il pagamento di un anno di rate, ma solo se si attiva per la prima volta un piano di rimborso decennale. Il rinnovo della cessione del quinto conviene quindi quando ci si trova ad affrontare spese improvvise, ma gestibili nel lungo periodo con una rata sostenibile per i bilanci familiari.

Un’alternativa al rinnovo della cessione del quinto è il prestito delega. Questo consente di raddoppiare la trattenuta sullo stipendio, ottenendo così maggiore liquidità in tempi brevi, senza bisogno di modificare la durata della cessione già attivata.

Tuttavia, il prestito delega è disponibile solo per i lavoratori dipendenti, ed esclude quindi i pensionati dalla platea dei beneficiari. Un aspetto che, quando si analizza cessione del quinto pro e contro nel confronto con altri finanziamenti, va senza dubbio a favore della cessione del quinto.

Senza contare che mentre la cessione del quinto è un diritto per il lavoratore, per il prestito delega non è così. Chi richiede il prestito con delega di pagamento rischia anche di vedersi rifiutata la domanda perché il datore di lavoro non si rende disponibile a fare da intermediario tra cliente e banca per il pagamento delle rate. Un aspetto di cui vale la pena discutere con il consulente creditizio.

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